Cari giuocatori del deportivo la lasagna,
vengo con questa mia addirvi (tutto una parola) che è stata una bellissima annata nonostante alla fine sia stato un pari merito.
Intanto perché parità per noi vuol dire conservare a casa nostra il trofeo e potere fare, in occasione della prima partita di settembre , una foto con la coppa.
In secundis, voglio sempre ricordarvi che è stata una stagione travagliata, con un cambio di allenatore in corsa, con la sperimentazione di nuovi moduli e nuove posizioni, con uno 0-9 iniziale e con un campeonato che sembrava ormai perso, quando stavamo 4 partite sotto.
Abbiamo avuto sfortuna l’ultima partita, che poi non doveva esserci nimmanco, arrivando con una serie di infortuni e con la testa vuota. Nonostante ciò l’apertura è stata positiva. Rimandiamo la squadra a settembre, come uno studente che doveva recuperare una materia studiata poco: nel nostro caso la materia in questione è l’umiltè. Anche ieri sotto di 3 gol è scomparsa la voglia, qualcuno ha sbroccato, qualcun altro ha taciuto infortuni gravi o millantato infortuni serissimi. Questo aspetto del sacrificio è l’unico appunto che vi faccio, si corre anche quando la partita sembra irrecuperabile. Per la maglia e per il proprio presidente.
Il mio primo voto lo do infatti al nostro conducator, sempre presente, sempre vicino alla squadra, in campo e al ristorante (eh ehe he!), si merita un bell’8 , soprattutto per avere creduto in un allenatore straniero (attendo con ansia il premio di cui aveva parlato).
A Monitella do un 6: buone idee ma troppe parole, troppa tattica e troppe risate.
Bobbi Chaltron (che poi sarei io) invece merita un 8 pieno, invincibile al certosa, ha quasi portato alla vittoria il gruppo, riscontrando comunque in attivo la sua breve esperienza del finale di stagione.
E veniamo alla rosa.
Pack: strepitoso per ¾ della stagione, migliora in uscita e tra i pali ed è con maximinho il giocatore che più è cresciuto nel torneo di apertura: 7. Fa però poco gruppo e non è mai presente nel post partita: 5. Media voto 6. SUFFICIENTE
Maximinho: come detto impressiona la sua crescita anche se a volte risente dell’assenza del cognatino. Deve acquistare in autorevolezza ma è il best player della difesa. Ottimo anche nel post partita anche se i suoi capricci riguardo ai girasoli potrebbero costargli caro. 8 A PASSETTINI
Xavi: vista l’età non può essere dipinto come una rivelazione. Standard sempre medio-alti, gli ho dato una seconda giovinezza come tutor del cognato. Di questo deve ringraziarmi in etaernum. Fa gruppo ma per rimanere secco salta spesso la pizzeria. Gli suggerisco di portarsi una fettina da casa da fare ai ferri. 7,5 BADANTE
Marquez: inizio strepitoso, poi qualche prestazione in ombra, infine l’infortunio. Se evitasse di fare la maratona insieme a mimmo il podista prima di venire a giocare potrebbe rivelarsi l’arma in più del depo per il clausura. Speriamo si rimetta al meglio. 6 SPERANZA
Ionnidis: anche lui rivendica infortunii da gennaio, non posso giocare più, ma poi disponibile, non mi inculo nisuno, ma poi da giudizi su tutti. Ora che finalmente ha trovato un donatore di tendini la sua ripartenza a settembre sembra certa…naturalmente a passettini. Se riuscisse a scucire qualcosa per la mancia sarebbe perfetto anche fuori dal campo: 7,5 IMPRESCINDIBILE
Monimoto: noti dolenti di stagione. Poche partite, non trova mai la posizione, non si capisce bene con Monitella, quasi mai presente con me. Soffre i sintomi di una malattia importata dalla grecia, il pippatismo mentale. Se guarirà sarà una pedina importante. 5 PIPPATO MENTALE
Cesar Spago: annata strana per spago. Nel nuovo ruolo di laterale si trova bene ma perde un po’ confidenza con la fase difensiva. Si sacrifica fin troppo per la squadra al limite del masochismo. Qualche assenza nel postpartita gli tolgono lo scettro dell’opinion leader culinario in favore di maximinho. Disastroso nelle scelte politiche, avrebbe bisogno di fare lui delle primarie per decidere in generale che vita vivere. 6 ½ PIPPATO CRONICO
Morixes: nel suo corpo da culturista batte un cuore grande da deportivista. Si fa trovare sempre pronto tatticamente e frena le sue doti da ‘cavallo pazzo’. Negativa la sua annata post-partita: capisco i problemi ma dico una volta ogni tanto potrebbe sciogliersi e venire a far baldoria…: 6 ½ MARMOREO
Renzonico: Gioca alcuni match facendo intendere che , se vuole, può essere determinante. A volte però , si estranea e diventa un corpo estraneo in campo; cosa che, purtroppo, è ormai consolidata nel postpartita. 6 ALTERNO
Luisito: anche lui sfodera prestazioni sbalorditive e altre da dimenticare. Dovrebbe prendere come tutor d’allenamento xavi il seco-seccato e fare con lui sedute intensive di spinning invece di imborghesirsi giocando a tennis. Sempre presente nel postpartita è un po’ troppo in balia degli opinion leader anche perchè lui sembra che ingerisca tutto con sommo piacere. Fin troppo. Vorrei ricordargli la mentina dei monthy pithon (che peraltro ho conosciuto personalmente a wembley): 6 ½ INGURGITATORE
Papas: definitivamente guarito dalla malattia con cui contagia però il povero monimoto, è il protagonista con van nee di prestazioni memorabili in attacco. Trascina la squadra nella remuntada e lo fa sempre come piace a me , senza stupidi sorrisi e inutili risate. Unico neo la defezioni finale, un po’ paradigma di quella paura che attanaglia la squadra nel momento decisivo. Il voto risente delle poche presenze nel postpartita: 7 ½ EX PIPPATO
Julinho: croce e delizia, come tutti i giovani talenti. Risente del pippatismo che gira nell’aria fino a sbroccare nell’ultima decisiva partita. Bene fa il presidente a farlo scorazzare un po’ per l’europa. Che sfoghi un po’ l’ormone, si faccia un paio di cannoni di erba buona e impari l’inglese bene: capirà un paio di miei concetti tattici che la lingua italiana non rende appieno (vedi per esempio ieri il poco inteso “shut the fuck up!”). 7 ORANGE
Valerito: anche lui giovane ma ancora da plasmare. È saggio e serio come il padre, deve migliorare la condizione fisica e trovare bene il suo ruolo in campo. Anche a lui consiglio un’esperienza all’estero e l’uso intenso di sesso, droga e rock ‘n roll. Per ora sufficiente deve dare molto di più. 6 ARDENTE
Van nee: è il giocatore simbolo della stagione, non basterebbe un romanzo per capirci qualcosa. Imprendibile nei giorni di grazia, serve da stimolo per tutta la squadra. Quando però qualcosa non gira, s’immalinconisce e tutta la squadra con lui. Come tutti i funamboli brasiliani soffre forse di saudaji, della sua vecchia squadra , il tretestao. Altri invece mi hanno suggerito che abbia un preciso scopo in campo, sfondare le porte avversarie, ed ecco che, quando non lo può fare, per lui tutto il resto è noia. 7 ½ CALIFANESCO
ENDE: mi permetto infine, in grande amicizia, di dare un voto alla compagine avversaria ed è un bell’8. Senza piaggeria reputo che abbiano fatto un grande torneo purtroppo (per loro) non coronato con la vittoria (e questo sarebbe da insufficienza, visto che erano andati addirittura a +4). Forse se continueranno sulla strada intrapresa riusciranno nell’impresa completa e riporteranno la coppa nella loro bacheca. Per ora la vedranno solo in foto!
Ma è il voto per la nuova regola (10) che li mette su un piedistallo perché è dalla loro parte che è venuta l’intuizione che ha quasi completamente riportato la civiltà fra le due squadre.
Grazie e a buon rendere.
Bobbi Chaltron