mercoledì 11 maggio 2016

TIRA E MOLLA. NUOVO STOP

DEPORTIVO-ENDEPENDIENTE 3-5
Valerito, Faustinho 2

domenica 8 maggio 2016

IL RITORNO DEL MAGLIARO

Chi l’ha visto? (Il caso Xavi)
di Paolo Il Magliaro

Alla voce “senatore”, il vocabolario de Mauro, definisce il lemma anche in senso figurato come “persona anziana ed autorevole”. Applicato ad una squadra di calcio, il senatore è un giocatore tra i più anziani del gruppo e per questo anche uno dei più autorevoli. Orbene, è capitato che un senatore della squadra del Depo, è scomparso in circostanze misteriose. Noi indagheremo questa scomparsa. Il 12 aprile 2016 alle ore 21.00 circa, termina al campo del Certosa l’ennesima sfida tra il Depo e l’Ende. Il Depo prende una scoppola: 7 a 2. Xavi si avvia verso gli spogliatoi, si fa la doccia, va a mangiare la pizza con i compagni. È l’ultima volta che viene visto. Sparisce anche dalla chat del Depo. Nessuno conosce il motivo. Escludendo problemi legati alla forma fisica in quanto Xavi è il meglio allenato del gruppo, alla prima mancata convocazione, si comincia a diffondere la voce che abbia litigato con il compagno/cognato Maximinho durante la partita. La voce è confermata dallo stesso Maximinho che ammette di averlo ripreso con una certa veemenza, per via di un suo comportamento scorretto: non avrebbe preso in mano la squadra nel momento del bisogno in assenza del mister e del suo vice. Lo stesso vocabolario de Mauro alla voce “permaloso” recita: chi ha facile tendenza a indispettirsi, a irritarsi, a risentirsi in maniera sproporzionata alle circostanze. Xavi è conosciuto per il suo carattere e se questo fosse il vero motivo della sparizione, il caso sarebbe risolto, ma come disse Oronzo Canà:
“Mi avete preso per un coglione”
“No, per un eroe”
“No, preso per un coglione… con la mano. Mi fate male!
quindi non ci accontenteremo delle semplici apparenze. Attenendoci alla cronaca, alla fine della scorsa stagione in cui Xavi condusse il Depo come Mister, nella cena di fine campionato, il 7 luglio 2015, rilasciò le seguenti dichiarazioni: “avevo chiesto al presidente di cedere dei giocatori che sapevo avrebbero destabilizzato lo spogliatoio, e questo è successo”, e poi “non è possibile che una squadra che viene da tante vittorie possa perdere sette volte consecutivamente” e alla fine sentenziò

inappellabilmente, “mi hanno remato contro”. Alla luce dei fatti odierni, le parole di Xavi possono assumere una nuova luce. Nell’intervista non vennero specificati i giocatori da cedere e quindi, a dire di Xavi, i responsabili del naufragio. Ipotizzare dei nomi sarebbe azzardato anche perché Xavi, al contrario di altri tesserati del Depo, non si è mai apertamente pronunciato contro qualcuno in particolare. E allora chi sarebbero questi “infami”? Mistero. Da alcune indiscrezioni raccolte ultimamente, Xavi si lamenta anche del fatto che non riesce più a divertirsi giocando con il Depo. Un suo confidente ci ha raccontato che tra uno scaffale degli insaccati ed uno stand promozionale del caffè Vergnano al supermercato Coop, Xavi si sia lamentato degli stessi motivi prima accennati: contrasti con alcuni compagni, perdita di entusiasmo. Saranno allora questi i motivi della sua sparizione? Intervistato in proposito, un noto profiler di personalità criminali, John Tipuzzilfiato dell’Università di Paracarro nell’Utah, applicato alla situazione contingente, ha avanzato anche l’ipotesi che Xavi non sopporti l’ombra di una personalità che lo oscura. Forse quella del nuovo Mister che nonostante la rissosità dei deportivisti e l’ostilità nei suoi confronti, ha finora ottenuto discreti risultati contrariamente ai suoi? Il cognato Maxininho che lo ha duramente redarguito nella ultima partita del 7 a 2 e che per certi versi lo ha umiliato quella sera? Il Presidente un po’ cialtrone? Spago con le sue spacconate e le sue pretese di insegnare calcio nonostante provenga da altra area sportiva? Moni con le sue supponenze da meridionale erudito? I giovani tutta fuffa e niente ciccia? Sono forse questi i tesserati che all’epoca remarono contro? Tipuzzilfiato non indica un soggetto in particolare, ma la sua analisi potrebbe avere un fondamento. Ha anche parlato di multifattorialità nella scelta eremitica di Xavi, indicando tra i più probabili e concorrenti motivi: la permalosità (38%), ombre incombenti (28%), la noia (15%), non si pronuncia (9%). Dopo Majorana, Salinger e il Fu Mattia Pascal, il caso Xavi si ripropone alle cronache del XXI secolo. Osvaldo Soriano diceva che il calcio ha le sue ragioni misteriose che nessuno conosce. Xavi praticava il “numinculonisuno” come metodo per il successo. Tra l’arcano ed il prosaico vagano le ombre di questa scomparsa. Si rincorrono tra le pagine di un vocabolario inciampando alla voce “fare squadra” dove si legge: “agire con lo spirito di un gruppo, di una squadra sportiva, seguendo regole e schemi predisposti, con il concorso coordinato di tutte le energie e le risorse disponibili.”