mercoledì 19 febbraio 2014

CLAMOROSO AL CIBALI


DEPORTIVO-ENDEPENDIENTE 3-2

Queste pagelle vanno in onda in forma ridotta per protesta nei confronti della proprietà del blog e del deportivo. Il mestiere di pagelliere è una cosa serie e merita rispetto. Se non riceverò le opportune garanzie di visibilità e considerazione rimetterò il mio mandato.
Inoltre non giudicherò, se non per le sue prestazione extra-calcistiche, il signor cesar spago che ha rifiutato la mia eredità come pagelliere, facendosi in tal modo beffe del ruolo.


Monimoto: in apnea
Difficoltà fisica durante la partita legata a un problema posturale che scopre il giorno dopo dall’osteopata. Si attende un nuovo corso.

Maximinho: attento
Triste per la cacciata di Spiros non perde mai la bussola e dal suo lato raramente si passa.

Ionnidis: invalicabile
Conduce la squadra con intelligenza favorito dall’essere il cocco del mister

Spago: Ballista
Ora dice che può criticare Renzi perché lo ha votato alle primarie, che ha pagato una serata in pizzeria 10 euro a persona compresa la birra e due fritti e che aveva una percentuale altissima nei calci in mezzo ai pali. Avanti la prossima!

Xavi: sicuro
È un altro quando gli si danno responsabilità in campo e gliele tolgono fuori dal campo.

Luisito: in crescita
Malato del tocco di prima, sembra non essere più un peso per se stesso e per la squadra

Valerio: ordinato
Innamorato della palla potrebbe fare meglio del compitino che comunque fa bene.

Van nee: rinato
Due gol, assist e  buona forma fisica. Se c’è lui il depo rivince.

Labernarda: indispensabile
Grinta da vendere e un gol alla fine decisivo.


Maurinho: buona la prima ma con un van nee in forma anche spiros aveva fatto il filotto. 
Come il Renzi gode di un bonus di fiducia che dovrà confermare coi risultati. 

PUNTO E CROCE DI PAOLO IL MAGLIARO



Punto e Croce 3

Per Noncy Piomay di Demoskoppios, ci sono il 50% delle probabilità che  lanciando in aria una moneta, possa verificarsi l'evento croce: e grazie al cazzo, così sono buoni tutti. Allo stesso modo il sondaggista magiaro ad urne chiuse e risultati pubblicati, ha vaticinato come nuovo mister del Depo, l'arbitro Geremias. In realtà questa  incapacità predittiva anche a risultato noto, con il Depo ha un senso, nel senso che nonostante l'evidenza dello scrutinio, la vicenda non sembra ancora chiarita. Correnti di pensiero si rincorrono nel web, auspicando soluzioni alternative che pur trovando motivo nel vincitore, invocano secondi e terzi motivi per affidare la squadra ad altri. George Harrison dell'Università Letitbe di Liverpool, in un recente studio sulla sorteggiocrazia ha scritto “Hanno più possibilità di essere investiti da un auto andando a votare per il Mister del Depo, che fare la differenza con il loro voto. Eppure continuano a votare”. E cioè a dire che, nonostante il voto serva a poco, si reitera un comportamento coattivo che produce non risultati, meta risultati, sotto risultati, quasi che questo rito sia di tipo peristaltico, muscolarmente involontario,  spastico. La storia dell'economia ci insegna che a volte quello che importa non è il prodotto, ma il processo che lo genera. Qualsiasi Noncy Piomay è in grado di pronosticare che ci possiamo bagnare quando piove, ma soffermarsi sulla previsione, significa guardare il dito che indica la luna. Il Deportivista prescinde dal risultato, dal Mister, dall'età e campa di opposizione, contrasto, ossimoro. Anzi, è questo che lo rende vitale e felice. E se parliamo di una generazione di più o meno cinquantenni, possiamo azzardare di una felice generazione di non decisionisti cinquantenni metafora del Depo? o il Depo metafora di una felice generazione di cinquantenni non decisionisti?
Ma, a proposito, chi è il nuovo allenatore?