venerdì 3 luglio 2015


DEPORTIVO-ENDEPENDIENTE 2-3

LABERNARDA 6,5 - Solita ottima partita , purtroppo inficiata da un infortunio causato da Morixes (dice lui) in effetti causato da una mischia caotica. Si distende un paio di volte salvando la rete del Depo, potrebbe fare di più sul gol del pareggio dell'Ende.

CESAR SPAGO 7 - Sotto lo sguardo del suo amichetto Ionnidis (amore-odio tra i due), inanella una serie di interventi decisi ed efficaci nel suo ruolo, quello in cui si espreime al meglio. Spazzatore d'aree.

IONNIDIS 7,5 - Uomo a tutto campo , guida magistralmente la difesa , va in chiusura, imposta e imbecca gli attaccanti come solo lui sa fare. MONUMENTALE.

XAVI 6,5 - Interpreta bene il ruolo indicato da lui da mister Manchixavi, non sbaglia praticamente nulla fino al solito svarione finale dove si fa sbertucciare dalla veronica di Matteo. Ma la partita ormai era andata.

MORIXES 6,5 -  Meno caotico del solito , ci mette grinta e cuore ma difetta un pò di tenuta atletica che per lui è quasi inverosimile.

MONI 7 - D'accordo non è velocissimo, d'accordo a volte è un pò barocco come una chiesa di Noto, d'accordo spesso non riesce a recuperare se saltato, ma il suo gioco dà lucidità e sapienza a tutta la manovra deportivista. Segna un gran gol.

PAPAS 6 - Solito. Potenzialmente può essere devastante come spesso è stato, certo se dal 10' del primo tempo cominci a borbottare e bofonchiare pretendendo giocate sopraffine da chi giocate sopraffine non può dare tutto diventa inutile. Si perde spesso il suo avversario diretto più di una volta, non è lucidissimmo in zona tiro. Ti prego torna quello che eri.

VALERITO 6 - Caos. Caos e velocità. Caos e presunzione. Fa sempre un tocco in più, cerca sempre la giocata sopraffina in più quando dovrebbe servire concretezza e semplicità. Meno highlights e playstation.

VAN NEE 6,5 - Gioca menomato da un colpo al costato rimediato in un altro torneo (grave!), ma è sempre pericoloso e devastante come solo lui sa essere. Il voto in meno è per il rigore colpevolmente sbagliato che avrebbe portato il Depo alla vittoria. Ma si sa, solo chi non ha il cuore di tirare i rigori non li sbaglia. Nino non aver paura di sbagliare un calcio di rigore non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore.

MONITELLA intervista MANCHOXAVI

Vorrei ringraziare in finale di campionato e dare un giudizio complessivo su uno dei mister più controversi,  discussi odiati , contestati ma anche rispettati e vincenti della storia del Depo.
Quest’uomo ha fatto cose che mai potremo dimenticare e come tutti i grandi è finito nella polvere con 7 sconfitte consecutive nel suo secondo campionato alla guida del Depo.
La prova dell’ultimo match è la fotografia esemplare di queste ultime partite che hanno segnato la sua fine. Partita ben gestita, tante occasioni, rigore sbagliato. Poi all’ultimo minuto il gol del pareggio, di fatto il gol campionato, che consegnava all’Ende la meritata vittoria. Quello che succede nei due minuti di recupero è invece la resa del Manchioxavi 2: veronica del ragazzino avversario al pupillo del mister, l’ex monumentale Xavi dell’inizio campionato, e chiusura con la sconfitta 2-3, impensabile quando Van nee si apprestava a segnare il rigore del 3 a 1.
Ecco, forse al Manchio 2 sono venuti meno proprio i suoi pupilli, Xavi appunto e Van nee, forse non è riuscito a tenere alta la tensione come aveva fatto Manchio 1, forse la sua condotta dittatoriale ha irritato anche la presidenza, forse…se…
Di certo il Manchio 1 aveva convinto la squadra tutta sul modulo e sulle scelte, aveva dato spettacolo e schiantato gli avversari. Ma niente è per sempre e sul Manchio resterà per sempre l’ombra di questo crollo finale, insensato e impensabile.
Io, consentitemi, vorrei spendere due parole sull’uomo –manchio e lo faccio attraverso l’intervista che mi rilasciò all’inizio del campionato. Ora che la tensione agonistica è scemata, che le cose sono ormai decise, che la sua volontà è di staccare per un po’, posso renderla pubblica:

Monitella: Buongiorno Manchioxavi, posso chiamarti solo manchio?

MX: A Monitè, posso darti del tu?

Mo: Capito. Mancio, la tua idea di calcio è stata paragonata alle idee politiche del Matteo Renzi da Pontiasseve. Ti ci ritrovi?

Mx: Per niente. Troppo guascone, troppo simpatico, troppo fiorentino. Io rido raramente e solo in privato col mio fido Xavi e con Valerito. Insieme si balla e si canta fino a tardi in estate, in Grecia.

Mo: A proposito di Grecia, ce la farà o meno?  

Mx: Rischia tantissimo. Non sono mai stati dei giganti, la storia non è dalla loro parte. Mi dispiace ma faranno tanta fatica a risollevarsi. E poi cacciare ranieri è stato un errore colossale…

Mo: …

Mx: Prossima domanda?

Mo: quali sono i tuoi modelli di allenatore?

Mx: HH. Taca la bala è un libro che tengo sempre sul comodino. Anche il Mein Kampf è stato un testo di riferimento. L’ho citato spesso in questa mia prima avventura…ci sei cascato…eh eh…si vede che mi conoscete poco, chi mi giudica un dittatore non ha capito proprio niente: io sono il primo mister socialista rivoluzionario della storia del Depo!

Mo: Addirittura!

Mx: Si. Vedi Mò, alcuni miei giocatori, tipo Cesar Spago, si riempiono la bocca di socialismo e democrazia ma pensano solo a se stessi, mai alla squadra. Non hanno capito che la base della convivenza democratica è il rispetto dei ruoli e che il mio atteggiamento persegue solo un obiettivo: la vittoria della comunità deportivista. Loro no : sono io che sono per il socialismo, loro per la barbarie…

Mo: Si, ma alcuni obiettano che la comunità si fonda sul divertimento e la vittoria sul campo non è il solo obiettivo…

Mx: Lo dicono quelli a cui piace più gozzovigliare, ridere e far casino. Bene, ti do una notizia: anche io sono fra quelli. Ma si ride e si scherza meglio dopo una vittoria che dopo una sconfitta.

Mo: questa è davvero una perla di saggezza!

Mx: Sei stato al comando anche tu, sai di che parlo…comunque lasciamo stare, alla fine Spago si butterebbe nel fuoco per la causa, non mollerà, il mio timore più grande per la stagione è la mosceria dei piedi buoni e dei giovani…stanno alzando la cresta e si credono dei fenomeni. Coi giovani non si arriva ma senza di loro, bisogna ammetterlo, il Depo non può vincere. Ci vuole il bastone e…

Mo:…la carota?

Mx: No. Solo bastone.

Mo: Grazie, mister…è stato molto bello.


Mx: Si capisce, io SO farmi intervistare…