Vorrei ringraziare in finale di campionato e dare un
giudizio complessivo su uno dei mister più controversi, discussi odiati , contestati ma anche
rispettati e vincenti della storia del Depo.
Quest’uomo ha fatto cose che mai potremo dimenticare e come tutti
i grandi è finito nella polvere con 7 sconfitte consecutive nel suo secondo
campionato alla guida del Depo.
La prova dell’ultimo match è la fotografia esemplare di
queste ultime partite che hanno segnato la sua fine. Partita ben gestita, tante
occasioni, rigore sbagliato. Poi all’ultimo minuto il gol del pareggio, di
fatto il gol campionato, che consegnava all’Ende la meritata vittoria. Quello
che succede nei due minuti di recupero è invece la resa del Manchioxavi 2:
veronica del ragazzino avversario al pupillo del mister, l’ex monumentale Xavi
dell’inizio campionato, e chiusura con la sconfitta 2-3, impensabile quando Van
nee si apprestava a segnare il rigore del 3 a 1.
Ecco, forse al Manchio 2 sono venuti meno proprio i suoi
pupilli, Xavi appunto e Van nee, forse non è riuscito a tenere alta la tensione
come aveva fatto Manchio 1, forse la sua condotta dittatoriale ha irritato
anche la presidenza, forse…se…
Di certo il Manchio 1 aveva convinto la squadra tutta sul
modulo e sulle scelte, aveva dato spettacolo e schiantato gli avversari. Ma
niente è per sempre e sul Manchio resterà per sempre l’ombra di questo crollo
finale, insensato e impensabile.
Io, consentitemi, vorrei spendere due parole sull’uomo
–manchio e lo faccio attraverso l’intervista che mi rilasciò all’inizio del
campionato. Ora che la tensione agonistica è scemata, che le cose sono ormai
decise, che la sua volontà è di staccare per un po’, posso renderla pubblica:
Monitella: Buongiorno Manchioxavi, posso chiamarti solo
manchio?
MX: A Monitè, posso darti del tu?
Mo: Capito. Mancio, la tua idea di calcio è stata paragonata
alle idee politiche del Matteo Renzi da Pontiasseve. Ti ci ritrovi?
Mx: Per niente. Troppo guascone, troppo simpatico, troppo
fiorentino. Io rido raramente e solo in privato col mio fido Xavi e con
Valerito. Insieme si balla e si canta fino a tardi in estate, in Grecia.
Mo: A proposito di Grecia, ce la farà o meno?
Mx: Rischia tantissimo. Non sono mai stati dei giganti, la
storia non è dalla loro parte. Mi dispiace ma faranno tanta fatica a
risollevarsi. E poi cacciare ranieri è stato un errore colossale…
Mo: …
Mx: Prossima domanda?
Mo: quali sono i tuoi modelli di allenatore?
Mx: HH. Taca la bala è un libro che tengo sempre sul
comodino. Anche il Mein Kampf è stato un testo di riferimento. L’ho citato
spesso in questa mia prima avventura…ci sei cascato…eh eh…si vede che mi
conoscete poco, chi mi giudica un dittatore non ha capito proprio niente: io
sono il primo mister socialista rivoluzionario della storia del Depo!
Mo: Addirittura!
Mx: Si. Vedi Mò, alcuni miei giocatori, tipo Cesar Spago, si
riempiono la bocca di socialismo e democrazia ma pensano solo a se stessi, mai
alla squadra. Non hanno capito che la base della convivenza democratica è il
rispetto dei ruoli e che il mio atteggiamento persegue solo un obiettivo: la
vittoria della comunità deportivista. Loro no : sono io che sono per il
socialismo, loro per la barbarie…
Mo: Si, ma alcuni obiettano che la comunità si fonda sul
divertimento e la vittoria sul campo non è il solo obiettivo…
Mx: Lo dicono quelli a cui piace più gozzovigliare, ridere e
far casino. Bene, ti do una notizia: anche io sono fra quelli. Ma si ride e si
scherza meglio dopo una vittoria che dopo una sconfitta.
Mo: questa è davvero una perla di saggezza!
Mx: Sei stato al comando anche tu, sai di che parlo…comunque
lasciamo stare, alla fine Spago si butterebbe nel fuoco per la causa, non
mollerà, il mio timore più grande per la stagione è la mosceria dei piedi buoni
e dei giovani…stanno alzando la cresta e si credono dei fenomeni. Coi giovani
non si arriva ma senza di loro, bisogna ammetterlo, il Depo non può vincere. Ci
vuole il bastone e…
Mo:…la carota?
Mx: No. Solo bastone.
Mo: Grazie, mister…è stato molto bello.
Mx: Si capisce, io SO farmi intervistare…
3 commenti:
Premio pulitzer per Monitella.
Mancioxavi.
Perché non fai l'inviato fisso e non rompi in campo?
Potrebbe essere un'idea
Xavi
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