giovedì 9 luglio 2015

PAGELLONE FINALE

PAGELLE DEPORTIVISTE APERTURA 2015

LABERNARDA 6,5- Costretto giocoforza ad inventarsi portiere ha visto le sue prestazioni via via migliorare raggiungendo un rendimento discreto. Certo ci sono cose da migliorare come i rinvii o il posizionamento, se poi stesse un pò più zitto e capisse che nelle punizioni a sfavore si può usare uno schieramento di compagni di squadra comunemente denominato "barriera".

MAXIMINHO 7 - Dal punto di vista dell'impegno è ormai una sicurezza, i piedi non certo educatissimi non sempre lo aiutano ma la sua forza fisica e la tigna gli consentono di fornire sempre (o quasi) prestazioni all'altezza, a volte si incarta in letture tattiche di azioni di gioco fornendo spiegazioni astruse e fantasiose.

XAVI 7 - Il dualismo con il mister Manchoxavi l'ha sicuramente penalizzato, efficacissimo nelle chiusure , ottimo passo nelle coperture nei finali di partita si affloscia inspiegabilmente mettendo a repentaglio la porta deportivista. Comunque solido. 

MORIXES 5 - Stagione di involuzione per il Vincent Candela deportivista. Disciplinatissimo nel seguire i dettami tattici del mister di turno , il tourbillon di ruoli cui è sottoposto gli ha bagnato le polveri rendendolo inefficace in fase d'attacco e spesso disastroso in fase difensiva dove spesso è stato protagonista di episodi sfavorevoli ai limiti del comico. La prossima sarà la stagione del rilancio.

CESAR SPAGO 5,5 - Lo spago deportivista quest'anno ha sofferto un pò della sindrome Zucchero. come il cantante si sente James Brown ma in fondo è un Gianni Bella qualsiasi, così Spago si sente un esterno d'attacco alla Bale ma il suo meglio lo da quando deve interpretare il ruolo di difensore alla Enrico Annoni. Se solo riuscisse a seguire i consigli tattici di chi siede in panchina e non solo del suo compagno di camper sarebbe tutto di guadagnato per lui e per il Deportivo.

IONNIDIS 8 - C'è poco da fare , Ionnidis E' il Deportivo. La sua sapienza calcistica è fondamentale per la riuscita calcistica di una partita del Depo. Non fa mai pesare il divario tecnico con i compagni ma in campo li aiuta sempre per farli rendere al meglio. Fuori dal campo ha un problematico rapporto con il concetto di mancia, si dice che dopo l'ultima cena stia facendo una colletta tra tutti i Bangla di Torpignattara per recuperare l'incredibile cifra di ben 4€ (!!!!!), e un'erronea convinzione che il grado alcoolico delle bevande sia sinonimo di qualitè.

MONIMOTO 5,5 - Ancora ci deve spiegare come si fa a procurarsi una distorsione al ginocchio andando in bicicletta ai giardinetti della Garbatella. Questo infortunio l'ha tenuto fuori per troppo tempo, quando è rientrato ha faticato non poco per ritrovare una accettabile forma. E ancora non l'ha trovata.

VALERITO 6,5 - Il voto ha un non so che di incoraggiamento. Si agita , corre , imbrocca spesso tiri apprezzabili e giocate di pregio ma la sua discontinuità è ancora il suo tallone di Achille. Il suo intestardirsi in giocate circensi ,come il suo amichetto Julinho , è tipico di chi è cresciuto a highlights di you tube e playstation. Per lui il tocco in più è un dogma , a volte barocco come un neomelodico napoletano. Fai meno, fai meno.

JULINHO 5 - Disastro.

PAPAS 5,5 - Che c'è che non va? Perchè non sei contento? E borbotti , e smadonni , e inveisci, e te ne vai per la tangente correndo per un chilometro dopo aver finito l'azione smadonnando e maledicendo tutto e tutti. E nessuno ti capisce, e guarda come m'ha dato la palla, e che se gioca cosi', e non la passa mai. Che peccato, che spreco, se avessi espresso la metà delle qualità di cui sei in possesso la stagione avrebbe avuto un altro corso. Ennamosu'!

LUISITO 4,5 - Stagione pessima nonostante il mister gli avesse ritagliato un ruolo che per un pò ha anche funzionato, dopo aver saltato qualche partita per motivi fisici , non si è più ripreso, e in campo non si è più visto.

VAN NEE 6,5 - Ben al di sotto della sua media gol. Gli altri anni ci aveva abituato a ben altre cifre, ma si è andato via via spegnendo estraniandosi sempre più dalla manovra e dalla squadra. Certo se poi almeno una volta ci facesse il cazzo del favore di condividere con la squadra una cena , qualche colpa sarebbe perdonata. Per favore poi seguimi Ionnidis sulla scelta delle birre.

RENZONICO n.g. - Renzonico chi?

FAUSTINHO n.g. - Se suo figlio avesse un decimo della sua voglia sarebbe un calciatore accettabile. Dico solo tre parole: condensatore dell'aria condizionata.

LABERNA' n.g. -  Il figlio del portiere si è visto poco, ma quando si è visto ha colpito. 

NUNZIOVJIC 6,5 - Uno dei nuovi acquisti si è ben comportato quando è stato chiamato in causa. Ottimo inserimento.

'O RSHENEE 6,5 - Vecchia volpe dei campi in pozzolana dalla sua parte non si passa.



MANCHOXAVI 5,5 - Luci e ombre, chiari e scuri, cirri e cumuli, muschi e licheni, Ric e Gian,  nella stagione di manchoxavi. Partito alla grandissima , proseguendo così il cammino della stagione precedente, improvvisamente si abbiocca trascinando con sè tutta la squadra. A volte l'eccesso di dettami tattici può portare al caos. Esattamente quello che è successo al Deportivo nelle ultime 7 partite della sua gestione. 7 sconfitte consecutive che hanno portato alla sconfitta, alla debacle, alla distruzione della corazzata Deportivo. I suoi meriti sono stati tanti in questa stagione ma i demeriti sono stati di gran lunga maggiori, senza che lui si prendesse una colpa scaricando addosso ai suoi giocatori tutte le cause di una stagione fallimentare. Un Capello deportivista. 

PEDRITO EL DRITO EL PRESIDIENTE 5 - Alla fine di questa stagione la squadra si ritrova sconfitta sul campo, con un allenatore sconfessato dai fatti e dimissionario, con giocatori scontenti che vogliono scappare, con la parte commerciale e comunicativa rimasta all'età della pietra. Serve un cambio di rotta , immediato e deciso. Presidiente basta cianciare, basta perdere tempo sui campi da tennis, basta ,basta , basta. Una volta era fuerza,fuerza,fuerza. Che tristezza!

venerdì 3 luglio 2015


DEPORTIVO-ENDEPENDIENTE 2-3

LABERNARDA 6,5 - Solita ottima partita , purtroppo inficiata da un infortunio causato da Morixes (dice lui) in effetti causato da una mischia caotica. Si distende un paio di volte salvando la rete del Depo, potrebbe fare di più sul gol del pareggio dell'Ende.

CESAR SPAGO 7 - Sotto lo sguardo del suo amichetto Ionnidis (amore-odio tra i due), inanella una serie di interventi decisi ed efficaci nel suo ruolo, quello in cui si espreime al meglio. Spazzatore d'aree.

IONNIDIS 7,5 - Uomo a tutto campo , guida magistralmente la difesa , va in chiusura, imposta e imbecca gli attaccanti come solo lui sa fare. MONUMENTALE.

XAVI 6,5 - Interpreta bene il ruolo indicato da lui da mister Manchixavi, non sbaglia praticamente nulla fino al solito svarione finale dove si fa sbertucciare dalla veronica di Matteo. Ma la partita ormai era andata.

MORIXES 6,5 -  Meno caotico del solito , ci mette grinta e cuore ma difetta un pò di tenuta atletica che per lui è quasi inverosimile.

MONI 7 - D'accordo non è velocissimo, d'accordo a volte è un pò barocco come una chiesa di Noto, d'accordo spesso non riesce a recuperare se saltato, ma il suo gioco dà lucidità e sapienza a tutta la manovra deportivista. Segna un gran gol.

PAPAS 6 - Solito. Potenzialmente può essere devastante come spesso è stato, certo se dal 10' del primo tempo cominci a borbottare e bofonchiare pretendendo giocate sopraffine da chi giocate sopraffine non può dare tutto diventa inutile. Si perde spesso il suo avversario diretto più di una volta, non è lucidissimmo in zona tiro. Ti prego torna quello che eri.

VALERITO 6 - Caos. Caos e velocità. Caos e presunzione. Fa sempre un tocco in più, cerca sempre la giocata sopraffina in più quando dovrebbe servire concretezza e semplicità. Meno highlights e playstation.

VAN NEE 6,5 - Gioca menomato da un colpo al costato rimediato in un altro torneo (grave!), ma è sempre pericoloso e devastante come solo lui sa essere. Il voto in meno è per il rigore colpevolmente sbagliato che avrebbe portato il Depo alla vittoria. Ma si sa, solo chi non ha il cuore di tirare i rigori non li sbaglia. Nino non aver paura di sbagliare un calcio di rigore non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore.

MONITELLA intervista MANCHOXAVI

Vorrei ringraziare in finale di campionato e dare un giudizio complessivo su uno dei mister più controversi,  discussi odiati , contestati ma anche rispettati e vincenti della storia del Depo.
Quest’uomo ha fatto cose che mai potremo dimenticare e come tutti i grandi è finito nella polvere con 7 sconfitte consecutive nel suo secondo campionato alla guida del Depo.
La prova dell’ultimo match è la fotografia esemplare di queste ultime partite che hanno segnato la sua fine. Partita ben gestita, tante occasioni, rigore sbagliato. Poi all’ultimo minuto il gol del pareggio, di fatto il gol campionato, che consegnava all’Ende la meritata vittoria. Quello che succede nei due minuti di recupero è invece la resa del Manchioxavi 2: veronica del ragazzino avversario al pupillo del mister, l’ex monumentale Xavi dell’inizio campionato, e chiusura con la sconfitta 2-3, impensabile quando Van nee si apprestava a segnare il rigore del 3 a 1.
Ecco, forse al Manchio 2 sono venuti meno proprio i suoi pupilli, Xavi appunto e Van nee, forse non è riuscito a tenere alta la tensione come aveva fatto Manchio 1, forse la sua condotta dittatoriale ha irritato anche la presidenza, forse…se…
Di certo il Manchio 1 aveva convinto la squadra tutta sul modulo e sulle scelte, aveva dato spettacolo e schiantato gli avversari. Ma niente è per sempre e sul Manchio resterà per sempre l’ombra di questo crollo finale, insensato e impensabile.
Io, consentitemi, vorrei spendere due parole sull’uomo –manchio e lo faccio attraverso l’intervista che mi rilasciò all’inizio del campionato. Ora che la tensione agonistica è scemata, che le cose sono ormai decise, che la sua volontà è di staccare per un po’, posso renderla pubblica:

Monitella: Buongiorno Manchioxavi, posso chiamarti solo manchio?

MX: A Monitè, posso darti del tu?

Mo: Capito. Mancio, la tua idea di calcio è stata paragonata alle idee politiche del Matteo Renzi da Pontiasseve. Ti ci ritrovi?

Mx: Per niente. Troppo guascone, troppo simpatico, troppo fiorentino. Io rido raramente e solo in privato col mio fido Xavi e con Valerito. Insieme si balla e si canta fino a tardi in estate, in Grecia.

Mo: A proposito di Grecia, ce la farà o meno?  

Mx: Rischia tantissimo. Non sono mai stati dei giganti, la storia non è dalla loro parte. Mi dispiace ma faranno tanta fatica a risollevarsi. E poi cacciare ranieri è stato un errore colossale…

Mo: …

Mx: Prossima domanda?

Mo: quali sono i tuoi modelli di allenatore?

Mx: HH. Taca la bala è un libro che tengo sempre sul comodino. Anche il Mein Kampf è stato un testo di riferimento. L’ho citato spesso in questa mia prima avventura…ci sei cascato…eh eh…si vede che mi conoscete poco, chi mi giudica un dittatore non ha capito proprio niente: io sono il primo mister socialista rivoluzionario della storia del Depo!

Mo: Addirittura!

Mx: Si. Vedi Mò, alcuni miei giocatori, tipo Cesar Spago, si riempiono la bocca di socialismo e democrazia ma pensano solo a se stessi, mai alla squadra. Non hanno capito che la base della convivenza democratica è il rispetto dei ruoli e che il mio atteggiamento persegue solo un obiettivo: la vittoria della comunità deportivista. Loro no : sono io che sono per il socialismo, loro per la barbarie…

Mo: Si, ma alcuni obiettano che la comunità si fonda sul divertimento e la vittoria sul campo non è il solo obiettivo…

Mx: Lo dicono quelli a cui piace più gozzovigliare, ridere e far casino. Bene, ti do una notizia: anche io sono fra quelli. Ma si ride e si scherza meglio dopo una vittoria che dopo una sconfitta.

Mo: questa è davvero una perla di saggezza!

Mx: Sei stato al comando anche tu, sai di che parlo…comunque lasciamo stare, alla fine Spago si butterebbe nel fuoco per la causa, non mollerà, il mio timore più grande per la stagione è la mosceria dei piedi buoni e dei giovani…stanno alzando la cresta e si credono dei fenomeni. Coi giovani non si arriva ma senza di loro, bisogna ammetterlo, il Depo non può vincere. Ci vuole il bastone e…

Mo:…la carota?

Mx: No. Solo bastone.

Mo: Grazie, mister…è stato molto bello.


Mx: Si capisce, io SO farmi intervistare…

giovedì 25 giugno 2015


DEPORTIVO-ENDEPENDIENTE 2-3

LABERNARDA 7 - Buona prova del portierone deportivista ,sempre ottimo negli interventi nulla può sui gol degli avversari.

MAXIMINHO 4,5 - Evidentemente la partenza per la Sardegna con la sua nazionale gli ha dato alla testa. Soffre tantissimo gli inserimenti sulla sua fascia di Alex che in occasione del gol dell'Ende lo uccella che neanche un Giovannone Bertini qualunque. Ci mette la solita buona volontà e impegno ma per stavolta non bastano e la sua prestazione è di molto insufficiente.

XAVI 6 - Fino a pochi minuti dalla fine la sua partita era stata ottima poi la solita amnesia in fase di ripartenza mettono in serio pericolo la rete deportivista e gli fanno perdere un voto in pagella.

MONI 6,5 - Il suo percorso di ripresa fisica e di condizione è evidente parte un po' lento ma poi si impossessa della difesa e rischia di segnare con un inserimento al limite dell'area , nel finale salva la sua rete con un recupero prodigioso.

VALERITO 6 - In leggero recupero rispetto alle ultime apparizioni alterna ancora ottime giocate a puttanate colossali ma si sa i giovani sono così e spesso "coi giovani nun si ariva".

NUNZIOVIJC 6,5 - Anche lui parte lento ma poi alla fine si impadronisce delle chiavi del centrocampo del Deportivo, purtroppo per lui poco agevolato dalle prestazioni   dei suoi compagni di reparto. Comunque ottimo.

MORIXES 5,5 - Luci ed ombre, non parliamo dello sfortunato autogol di cui è protagonista ma di una partita isterica , o troppo acceso o troppo spento come direbbe Ligabue.

CESAR SPAGO 6 - Speriamo che dopo questa partita si sia reso conto anche lui che non capendo un cazzo di calcio NON deve ASSOLUTAMENTE seguire quello che gli dice il suo complicatissimo e impicciato cervello. Anfatti quando fa quello che gli dice la testa , inanella le solite cazzate cosmiche ma appena riesce a seguire i suggerimenti del mister in prima e seconda la sua partita diventa accettabile e più che sufficiente tanto che colpisce anche un palo.

IONNIDIS 6,5 - Inaspettatemente schierato in attacco da mister Manchoxavi svolge egregiamente il ruolo di attaccante dettando giocate sopraffine al suo collega di reparto, molto meno bene quando fa il suo solito ruolo perdendo spesse volte palla e innescando con un suo sciagurato tacchetto l'azione che porta al primo gol dell'Ende.

VAN NEE 6,5 A questo punto del campionato i destini del Depo dipendono in gran parte da lui. Il più prolifico attaccante che la squadra ha mai avuto è diventato stitico non segna più a valanga colpa certo degli avversari ma in gran parte colpa sua che gioca sempre ai margini della manovra (per riposarsi dalla partita del giorno precedente?). Stavolta un po' meglio grazie anche alla presenza in attacco di Ionnidis (probabilmente l'unico di cui si fidi ciecamente) con il quale si integra ottimamente. Forza bomber torna quello di prima!


venerdì 19 giugno 2015

PAGELLE


DEPORTIVO-ENDEPENDIENTE 2-5

LABERNARDA 5.5 - Un pò Gedeone Carmignani un pò Zucchina Chimenti alterna buoni interventi a clamorose defaillances, il gol che prende tra le gambe ha un qualcosa di clamoroso. Si riscatta con una presenza solida ma smarrisce a volte la lucidità con rinvii perfetti per gli avversari. Comunque encomiabile.

MAXIMINHO 6 - La sua è comunque una presenza solida, frutto anche di una ottima preparazione fisica, ricorda spesso quei giocatori alla Cordoba piedi non sempre educati ma impegno e dedizione da ammirare. Stoico.

XAVI 6- - Recentemente le sue prestazioni sono macchiate da amnesie improvvise come se la pressione esercitata su di lui da un mister molto autoritario e esigente lo induca a voler essere sempre il primo della classe, non sempre riuscendoci. Fragile.

MONI 6 -  Come difensore centrale parte male ,è poco reattivo di fronte alle folate offensive degli attaccanti avversari che a volte gli girano interno come uno slalomista intorno ai paletti. Cambiato di ruolo migliora mettendo autorità e  buon palleggio in un centrocampo fino ad allora preoccupante, è a corto di preparazione , e si vede, ma quando la testa e le gambe entrano in connessione sembra un Di Biagio dei bei tempi. Incoraggiante.

CESAR SPAGO 5 -  Per impegnarsi si impegna, il problema è che a volte la realtà non corrisponde ai propri desideri. Vede una partita che non esiste. Si sente come Roberto Carlos ma alla fine della fiera appare come un Centofanti qualsiasi. Nel suo andare sulla fasce il termine ritorno è praticamente sconosciuto, quando riceve palla riesce a domarla e girarsi quando ormai gli altri giocatori sono sotto la doccia. Sul gol di Franchino esce a contrastarlo con il ritardo accumulato sulla Pontina all'ora di punta. Sfasato.

IONNIDIS 6.5 -  Il professo Keita del Deportivo è al solito il migliore (e come dubitarne), predica nel deserto cercando di dare indicazioni che neanche un istruttore di scuola guida. E' chiaro che in mezzo a tanta pochezza a volte perde lucidità ma è un peccato di generosità che va assolutamente perdonato. Monumentale.

PAPAS 5.5 -  Ormai il suo pippatismo mentale viene studiato all'Universitò di Harvard. Le qualità ci sono è indubbio ma il pessimismo cosmico che lo pervade a un certo punto della partita prende il sopravvento, comincia a sbuffare e smadonnare verso i propri compagni che nemmeno Destro con la Roma. Si deve ritrovare. Da psicanalisi.

VALERITO 5 -  E' come quei ragazzini quando escono con la cinquantenne, si agitano , si danno da fare, cercano di inanellare battute spiritose e piccanti ma vengono smontati con un alzata di sopracciglio dalla signora in questione. Vorrebbe essere Ciccio Moriero ma sembra più Doumbia fuori forma.  Pippo Civati.

JULINHO 4.5 - Presuntuoso come CR7 ,inconcludente come Zarate lui si esprime solo con tacchetti e rabone con risultati spesso esilaranti. Ricorda Menez nei suoi momenti peggiori, quando deve tirare passa la palla, quando deve passare tira con risultati comici, nonostante la forma fisica ricordi Bombolo continua a mangiarsi gol già fatti. Dovrebbe prendere esempio del di lui padre grande giocatore (ma pessimo venditore di macchine FIAT).  Che spreco!

VAN NEE 6 -  Ormai gioca solo per sé stesso e gli unici contatti con i calciatori sul campo li ha solo con i difensori avversari, nonostante ciò quando gli va è sempre devastante, in questo ricorda Ibrahimovic in scadenza di contratto, assente , svogliato , estraniato ma se vuole implacabile. Distratto.

lunedì 8 giugno 2015

MAGLIARO N.9

Magliaro 9




“Making love with his ego, Ziggy sucked up in his mind”, cantava David Bowie a proposito della rockstar di cui interpretò le gesta in The rise and the fall of Ziggy Stardust. Una volta si chiamavano concept album e in Ziggy il tema era la traiettoria parabolica di una celebrità, che si innalzava a vette inimmaginabili, per poi ricadere in zone oscure e ignorate. Geometrica morale di chi si crede imbattibile e poi si rivela insicuro e fragile. The rise and fall, appunto. Il problema di quando si vince sempre è che la base di consenso diventa molto alta e basta scendere leggermente al di sotto o pareggiarla, per incorrere in critiche e ricevere bastonate. Come partire vincenti dal 40% del consenso elettorale e ritrovarsi perdenti al 35%. Si può ragionare comunque sulle cause della discesa e sulla consistenza della stessa perché ci sono discese e baratri, pendenze e muri verticali. Si può ragionare anche della consistenza umana del protagonista della puntata, rockstar, politico o mister che sia. Si possono cioè, fare dei distinguo. Ora il caso qualè? L'allenatore del Depo, Manchoxavi, mister Nunminculonisuno, duce e condottiero della squadra, caterpillar dei malcapitati Indipendentisti e anche di frange di dissenso interno, ha cominciato a perdere colpi. Una recentissima indagine demoscopica avviata dal chairman della Olimpic Questions Inc., Georgios Dimmelotu, sul grado di impenetrabilità del cuoio capelluto di Julinho, ha dato questi esiti: 92% assolutamente impenetrabile, 5% quasi impenetrabile, 1,3% forse penetrabile dopo rasatura, 1,7% non sa. La questione sembrerebbe a prima vista, ininfluente, ma se la correliamo alla possibilità di far entrare nella mente degli atleti le istruzioni ed i convincimenti che l'allenatore cerca di inculcare, la ricerca assume un'altro aspetto. L'amico Dimmelotu si è preso la briga di interrogare il campione significativo su un'altro tema: può Cesar Spago crossare con il piede sinistro: risultati: 92% assolutamente impossibile, 5% quasi impossibile, 1,3 forse possibile dopo rasatura dei peli sulla gamba sinistra, 1,7 non sa. Anche in questo caso l'astuto Dimmelotu ha deviato la ricerca su questioni che attengono la sfera oltre che tattica e comportamentale, anche tecnica, con relative considerazioni in ordine agli alibi del Mister. Allora? Colpa della rosa a disposizione o colpa del Mister che ziggyanamente si è bevuto il cervello e amoreggia con il proprio ego? Ma se la rosa era la stessa quando vinceva e la tessitura tricologica anche, perché invocare difetti sempre esistiti? I difetti c'erano, ci sono, ma alcuni atleti due mesi fa brillanti e vivi, ora sono imbolsiti e vaganti per il campo con le mani sui fianchi. Nella vicenda si inserisce anche un'altro elemento. Le dimissioni, poi rientrate, di Manchoxavi dopo una serie di partite con esiti negativi. Insomma e non poteva essere altrimenti, quando si parla di Depo, la vicenda è complicata. Non rimane come sempre, che attenersi ai dati oggetti, inconfutabili, incontrovertibili: dopo una cavalcata esaltante, il Depo si è fermato; la situazione di classifica, ora vede l’Ende avanti; quindi le partite che seguiranno saranno quelle della verità. Il campo dirà quanto vale questo Mister e se si meriterà la riconferma.



domenica 10 maggio 2015

MAGLIARO IS BACK


Il Magliaro 8

“Quel fondo di fascismo che si annida
dietro la “filosofia del risultato” è tipico di gente
che divide il mondo in dominatori e dominanti,
in ricchi e poveri, in bianchi e neri, in vincitori e vinti.”

Così Jorge Valdano (Il sogno di Futbolandia, Mondadori, 2004) cataloga quegli sportivi e non solo, che vedono nel risultato  l'unico fine della competizione: fascisti nascosti, che disprezzano i deboli e privilegiano i migliori. Questo fascismo non ideologico ma praticante, è trasversale a tutte le società moderne, capitaliste e socialiste, dove la capacità a competere e vincere, viene riconosciuta come un sano e necessario strumento per far emergere le individualità o al contrario, per glorificare il Paese a cui si appartiene. Volendo approfondire il tema potremmo anche sfrucugliare Max Weber e la sua teoria enunciata nell'Etica protestante e lo Spirito del capitalismo, dove chi raggiunge il profitto e cioè il risultato, è il prescelto da Dio e chi invece fallisce, è un fallito, appunto. Tema contrapposto all'ecumenismo cattolico, dove sono i più deboli, i meno garantiti, i falliti, quelli che rientrano nelle grazie del Signore, mentre i migliori, i fortunati, sono quelli che si devono pentire e spogliare di quanto posseduto. Insomma andando avanti, si intravedono sentieri sempre più ardui nel dipanare la complicata matassa. E' di oggi però la notizia, che sulla chat del Depo è comparsa una nota capoccia calzante un elmetto con sotto la scritta “Saluto al Duce”. L'immagine è riferita all'attuale allenatore MancioXavi, ergo mister “Nomminculonisuno”. La polemica è ormai aperta da tempo e tratta i metodi con  i quali il citato MancioXavi, allena la squadra in questa stagione 2014/15. La sterzata rispetto all'esordio dove il precedente allenatore si era rivelato debole e confuso, è stata notevole. La mano forte si è rivelata trionfante in termini tattici, di valutazione ed utilizzo di atleti, ma sopratutto di risultati, infatti dopo un periodo di cocenti e continue sconfitte, MancioXavi ha sfondato il muro delle sei vittorie consecutive, con contraccolpi che non hanno scosso solo il Depo, ma anche gli avversari ad un passo dall'abbandono. Il filotto ha scatenato all'istante una diatriba tra sostenitori e detrattori. I primi paladini del gioca il più in forma, dello sradicamento di camarille e privilegi senatoriali, di non avere paura a criticare anche ferocemente, giocatori e relative prestazioni. I secondi difensori di una dimensione più prosaica del calcio, dove esiste la possibilità di poter accampare scusanti dovute a eventi extra calcistici, la rivendicazione a giocare tutti, a prescindere, anche male. Alimentandosi con cannoli e matriciane.

“Chi lo critica ha quasi sempre ragione, ma alle spalle di quasi ogni critica, c'è il sospetto inevitabile della conservazione. E' un bel rebus, ed anche un bel ricatto. Ma è almeno, mi sembra, la realtà delle cose. E se lui è quello che è, la colpa non è tutta sua”, dice Michele Serra a proposito di Matteo Renzi e l'ultima  frase cade un macigno sui suoi avversari, filosofi del non  risultato. Il nomminculonisunismo manchoxaviano  quindi, non rappresenta nulla di nuovo, anzi è pratica molto usata, perché a suo modo funziona e quindi piace. Senza scomodare Weber piuttosto che Gentile, basta fermarsi a Kant, al suo weltanschauung, visione del mondo, aria  dei tempi, che evidentemente adesso tira da quella parte. Ci saranno altre epoche in cui avranno ragione altri mister,  altri Premier, altre  filosofie dei  risultati. Oggi MancioXavi, vince e questo è sufficiente a mettere a tacere i suoi detrattori e farlo rimanere allenatore del Depo, oggettivamente, uno dei migliori degli ultimi tempi.

venerdì 8 maggio 2015

IL PAGELLINO DI MONINO ARANCINO


Vorrei ringraziare il mister Mancioxavi per l’opportunità che mi da nel riprendere la mia rubrica sul blog del depo. Senza di lui e le sue scelte autoritarie alla Renzi la stampa non avrebbe ragion d’essere.
Cominciamo dunque bene:

Renxavi: 6…un dittatore
È vero, ha messo a segno una vittoria prestigiosa ed ha un vantaggio solido sugli avversari. È vero, ha ridotto la compagine avversaria ad una armata brancaleone. È vero, i nemici lo temono e gli amici lo rispettano. È vero, ha dato alla sua compagine una chiara e semplice visione del gioco. È vero, è probabilmente il migliore mai visto nel suo ruolo…No, non sto parlando di Renzi, sto parlando di Mancioxavi.
Come ‘l’uomo del fare’ anche il Nostro Sa bene quello che deve fare e non si incula, lui si, nisuno.
Ma come per Renzi, il prezzo da pagare per il popolo si sta facendo molto alto e non possiamo tacere su alcuni temi, come fa il mio collega Scalfari negli editoriali domenicali:
- sta snaturando un aspetto del Depo che è la partecipazione, il contraddittorio, in una parola la democrazia;
- non accetta critiche, è altezzoso, lui Sa.
- È un despota ma con il vizietto tutto italiano della famigghia: non a caso in squadra gioca suo figlio e il suo devoto consigliori Xavi…e il cognatino dove lo metti, è un intoccabile!

La Luisita: 5,5 – Parente lontano di Labernarda, fa aihmè rimpiangere il titolare, impegnato a difendere il ruolo del portiere in un incontro tra i sindacati e ANACI.

Maximinho: 6 – la difesa sbanda 5 volte ma nel primo tempo poteva prendere molti più gol. Mezzo punto in più per il fallo su pesce lanciato a rete, con aggancio di dente sul pantaloncino avversario.

valerito: 6 – in un ruolo non suo è ordinato e punge anche. Meritava il calcio di rigore dopo aver rubato palla al portiere.

xavi : 4 – Non ci siamo proprio. Gravato dal suo amico mister di compiti di costruzione sbanda paurosamente in mediana (bisogna dire che il ruolo ormai è per lui insostenibile, vista l’età e la mancanza di attitudine). Si divora due palle gol colossali, una delle quali senza neanche il portiere davanti. Anche quello del Barcellona gioca in panca, figuriamoci qui.

morixes: 5 – Diligente, è fin troppo generoso nell’andare su e giù per la fascia. Meritava di più nel gesto tecnico della sforbiciata volante.

Ionnidis: 6 Tiene in piedi da solo il centrocampo per colpe altrui(vedi xavi). Gol doppiamente bello per tecnica e scorno degli avversari che fa passare da veri ciucci: peccato non ci fosse franchino, sai che bile! Mezzo punto in meno perché a un certo punto si abbassa incomprensibilmente a fare il terzo difensore. È il segno di un malumore all’autoritarismo Renxaviano

Labernardinho: 6 fa il minimo indispensabile. Ordinato e altruista manca però di sacrificio e osa poco. Da un giovane ci si attende molto di più.

Spago: 5 è ormai un caso. Non parla, mugugna. Non gioca, giochicchia. Scarico come il suo telefono cellulare e assente come la connessione dati di quello di ionnidis.
Tace anche sui temi politici, ora che anche il suo amico Landini è sceso nell’agone lo attendiamo al varco…

giovedì 5 marzo 2015